La vita di una qualsiasi macchina industriale, sia essa un condensatore evaporativo o una torre di raffreddamento, dipende anche da una corretta manutenzione delle varie parti che la costituiscono.
In questo articolo cercheremo di analizzare nello specifico le attività di manutenzione ordinaria da svolgersi sui condensatori evaporativi a circuito chiuso CFR-C di Decsa, realizzati in lamiera di acciaio zincato Z-725, dotati di ventilatori centrifughi ed ideali per applicazioni in ambito di refrigerazione industriale.
Ricordiamo che le indicazioni qui riportate sono valide anche per la torre di raffreddamento a circuito chiuso modello REF-C, anch’essa costruita con ventilatori centrifughi e concepita per il raffreddamento dell'acqua per applicazioni in ambito industriale e condizionamento HVAC.
Le due macchine, infatti, differiscono solo per il tipo di fluido che circola all’interno delle batterie. Se nella torre d raffreddamento serie REF-C viene fatta circolare soltanto acqua (H2O), nel condensatore evaporativo il fluido che scorre è un gas refrigerante (es. ammoniaca).
Entrambi i modelli sono formati da una sezione superiore di scambio e da una inferiore ventilante con bacino di raccolta acqua. Partiamo proprio da quest’ultima per presentare nel dettaglio le varie attività da svolgersi.
Le attività di manutenzione ordinaria su una torre di raffreddamento o condensatore evaporativo si eseguono generalmente quando è previsto il fermo macchina, periodo a sua volta stabilito in base alle esigenze di chi gestisce l'impianto.
Nel caso, per esempio, di un impianto che va a servire il condizionamento di un complesso commerciale, l'unità di raffreddamento resta operativa per circa sette-otto mesi all'anno: il restante periodo, pertanto, è sfruttabile per effettuare tutti i controlli necessari ed eventuali interventi di manutenzione straordinaria.
Al contrario, qualora l'unità faccia parte di un impianto industriale funzionante per tutti i dodici mesi all'anno, per svolgere le attività manutentive è bene prevedere delle giornate consecutive di fermo e, in aggiunta, definire qualche altra ora al di fuori di tale periodo per consentire lo svolgimento di quelle attività di manutenzione periodiche che richiedono più di un singolo intervento annuale.
Prima di svolgere qualsiasi attività di manutenzione è opportuno assicurarsi che il motore del condensatore evaporativo (o della torre evaporativa) sia spento e che l'area interessata sia messa in sicurezza in base alle procedure delle normative vigenti.
Ciò premesso, la prima attività manutentiva che suggeriamo di svolgere è il controllo delle cinghie di trasmissione sui ventilatori, un’operazione che va effettuata almeno due volte l'anno avvalendosi di uno strumento predisposto a tale scopo: il tensiometro.
Per eseguire il controllo è necessario per prima cosa rimuovere le griglie di protezione, svitando i bulloni che le fissano alla struttura. Successivamente, occorre calcolare il tratto libero (t), come da immagine qui sotto, per conoscere la forza da applicare con il tensiometro.
Il tratto libero (t) definisce la distanza tra il centro delle due pulegge, vale a dire la puleggia motore e la puleggia collegata all'albero di trasmissione. La forza da applicare mediante l'uso del tensiometro è quella in base alla quale si rilevano i valori minimi e massimi riferiti alle cinghie di tipo A e le cinghie di tipo B.
Una volta calcolato il tratto libero (t) occorre calcolare il centro e flettere la cinghia mediante l'utilizzo del tensiometro per una misura definita in base alla lunghezza del tratto libero.
Consideriamo che la forza da applicare è quella necessaria per flettere la cinghia di 1,6 mm per 100 mm di lunghezza del tratto libero (t). Se, per esempio, il tratto libero (t) è lungo 1 metro, la cinghia dovrà essere flessa rispetto a quella che si trova di fianco di 1,6 cm. Se invece il tratto libero è pari a due metri, sarà opportuno flettere la cinghia di 3,2 cm.
È molto importante controllare periodicamente la tensione delle cinghie: una tensione non corretta accorcia la vita di cinghia e cuscinetto, soprattutto nel caso in cui la cinghia è sovra-tensionata. Una volta flessa la cinghia, il valore scaturito dal tensiometro deve essere compreso tra il valore minimo e il valore massimo, come da tabella qui sotto riportata.
Una seconda operazione da effettuare durante la manutenzione del condensatore evaporativo è la lubrificazione delle cinghie; in questo caso è necessario avvalersi di un prodotto spray siliconico lubrificante adatto allo scopo. Consigliamo di effettuare una spruzzata di prodotto su ogni singola cinghia della macchina e successivamente far girare la trasmissione manualmente così da distribuire il prodotto uniformemente.
Nel caso l‘unità di raffreddamento rimanga ferma per alcuni mesi, è buona norma rimuovere le cinghie e tenerle a magazzino, così da preservarne l'integrità. Successivamente, all’atto del riavvio, sarà necessario montarle nuovamente ed effettuare la lubrificazione.
L’ingrassaggio dei cuscinetti è un'operazione da svolgere ogni quattro mesi o 3.000 ore di operatività della macchina. Per effettuare questa attività manutentiva è necessario dotarsi di una pompa contenente una cartuccia di grasso al litio adatto per i cuscinetti.
Al di sopra di ogni supporto è presente un ingrassatore a cui va collegato il tubo della pompa stessa; successivamente è opportuno immettere un quantitativo di prodotto corrispondente a tre pompate circa. Anche in questo caso, una volta lubrificati i cuscinetti, è importante far girare la trasmissione manualmente per distribuire il grasso uniformemente all'interno del cuscinetto.
Ricordiamo che un cuscinetto non ingrassato, o ingrassato poco, si secca e quindi si danneggia; allo stesso modo, anche immettendo un quantitativo eccessivo di grasso, è possibile causare il danneggiamento dei cuscinetti. Infatti, il grasso in eccesso potrebbe uscire dai paraoli e immettere sporcizia all'interno del cuscinetto stesso, danneggiandolo inevitabilmente.
Un’altra attività di manutenzione importante è il controllo dell'interno del bacino di raccolta dell'acqua del condensatore evaporativo. Per effettuare questa operazione è necessario innanzitutto procedere alla rimozione manuale del portello d'ispezione e successivamente del filtro di protezione, procedendo poi alla pulizia dello stesso.
In questa fase è possibile valutare se sia necessaria la pulizia dell'interno del bacino e verificare l'eventuale presenza di sedimenti o di incrostazione. Ricordiamo a questo proposito che, oltre ad una corretta manutenzione, l'integrità di una qualsiasi unità è subordinata anche ad un corretto trattamento dell'acqua che deve essere svolto da una azienda specializzata. Per qualsiasi chiarimento in merito, rimandiamo all’azienda di trattamento acqua di vostro riferimento ed all’apposita tabella fornita nel nostro manuale.
Durante il controllo dell’interno del bacino, occorre controllare anche la caduta dell'acqua, proveniente dagli ugelli, sul fondo del bacino per verificare la presenza di eventuali ostruzioni nella batteria di scambio termico: se la pioggia dal fondo della batteria di scambio scaturisce uniformemente dall’intera superficie, è possibile escludere la presenza di specifiche problematiche dovute all’ostruzione della stessa.
Il controllo dell’elettropompa di ricircolo acqua è una verifica visiva mirata a verificare che non vi siano tracce di usura e segni di incrostazione o ossidazione all'interno della scatola morsettiera (dopo averne rimosso il coperchio).
Successivamente, con la pompa in funzione, è bene controllare anche che i dati risultanti dal quadro elettrico cui la pompa è collegata corrispondano a quelli riportati sulla targhetta applicata alla pompa stessa.
Per procedere all’ispezione e manutenzione della sezione di scambio, è necessario arrivare all'altezza dei separatori di gocce, ovvero alla parte superiore dell'unità. Se il condensatore evaporativo non dispone di un piano di camminamento installato sull'unità, bisogna utilizzare una piattaforma di sollevamento od un mezzo con cestello.
A questo riguardo, trattandosi di un lavoro in quota, ricordiamo che è indispensabile munirsi dei DPI richiesti per questo tipo di attività (cinghie di sicurezza, elmetto, …).
Per prima cosa, è bene procedere alla rimozione dei separatori di gocce, così da verificare la loro integrità (sporcizie, intasamento) e controllare il sistema di distribuzione acqua. In particolare, è opportuno controllare che l'acqua spruzzata dagli ugelli ricopra uniformemente tutta la superficie della batteria di scambio; se così non fosse è necessario rimuovere manualmente i collettori secondari (ovvero i tubi a cui sono collegati gli ugelli), portarli a terra, pulirli ed eventualmente sostituirli,
Al termine di tutte le verifiche nella sezione di scambio si possono riposizionare i separatori di gocce e riavviare l'unità.
Ricordiamo che se per quel che riguarda le attività manutentive relative alla sezione ventilante (controllo delle cinghie, ingrassaggio dei cuscinetti, … ) è quanto mai necessario fermare il motore, nel caso della sezione di scambio è possibile mantenere in funzione l’unità, per lo meno se si stanno svolgendo attività manutentive di controllo.
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